venerdì 22 novembre 2013

Quando chiamarlo "Diario" è riduttivo

Viareggio, 28 Luglio 1946 - domenica

Su questo libro inizio oggi il diario della mia vita da coniugato. Su queste pagine annoterò i fatti più importanti, i dolori, le gioie, i viaggi, i cambiamenti e variazioni, sia familiari, sia economici. Così, rileggendo un giorno, potrò aiutare la memoria a ricordare le vicende della vita e trarne buoni ammaestramenti.



L'inchiostro ha leggere sbavature qua e là, la parola Bic non aveva certo alcun significato, e anche cancellare non era affatto previsto.
Mio nonno era insegnante di professione e, considerato il tempo, si nota dal modo in cui si esprime.
Avete letto qua sopra l'incipit del diario che il nonno Lelle, al secolo Emanuele Baldini, cominciò a scrivere pochi giorni dopo il matrimonio, all'età di trent'anni.
Ho voluto citare questo passo così come lui lo scrisse. Nei prossimi giorni lo leggerò un po' alla volta, con il tempo che una lettura del genere merita.

Spero di trovare spunti interessanti e magari altri passi da citare. (già ho sbirciato che si sposarono alle cinque di mattina!!!)
Vi renderò partecipi, con l'aiuto di mio padre e dei parenti, di tutte quelle sfumature che nella vita frenetica del mondo di oggi difficilmente si colgono.

Un abbraccio e buon venerdì a tutti!
A presto,
Polo

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