Il pendolare medio lascia il posto al viaggiatore occasionale per un paio di settimane.
Ti ritrovi così ad avere a che fare con persone che non si spiegano come sia possibile che il treno da Milano a Brescia non fermi in una città importante come Bergamo, comitive che timbrano il biglietto A/R due volte all'andata e non hanno spazio per timbrare il ritorno.
In questa atmosfera natalizia i treni rimangono gli stessi, ma cambiano le persone.
Capita più volte durante la giornata di farsi gli auguri, a volte con colleghi incontrati per caso, altre volte con viaggiatori educati.
Facciamo dunque un sacco di auguri alle persone più disparate, ma io mi sono chiesto una cosa: questi auguri ve li siete mai fatti a voi stessi?
No, non sto dicendo di guardarsi allo specchio e dirsi Buon Natale, né di autoinviarsi un sms, sono sicuro che qualcuno di voi già ci ha provato. Io sì, lo confesso!
Non intendo nulla di tutto ciò,voglio solo dire di fermarvi un attimo, anche solo la sera prima di andare a letto, che tanto non ci si addormenta subito!
Voglio proporvi una cosa che ho già proposto a qualche mio amico come pensiero per queste feste.
Provate a rispondere a queste tre domande:
- Cosa ho fatto quest'anno che rifarei l'anno prossimo?
- Cosa ho fatto quest'anno che non rifarei l'anno prossimo?
- Cosa non ho fatto quest'anno ma vorrei fare l'anno prossimo?
Mettetelo dunque in un cassetto di quelli che aprite tutti i giorni, anche unito ad una saponetta profumata se scegliete un cassetto dei vestiti.
L'importante è che non vada nel dimenticatoio, così da darvi un occhio ogni tanto, per ricordarci cosa abbiamo a cuore e cosa ci siamo augurati. Per una volta a noi stessi.
Buone feste e buon anno nuovo a tutti voi cari lettori.
Un abbraccio e a presto,
Ecco le tre domande pronte da stampare! |