Poi a volte mi capita di usare qualche penna che dura un'infinità e mi chiedo da quanto la sto usando, ma anche lì trovo difficilmente risposta.
Un anno fa ero ad un campo scout, Campo di Formazione Metodologica, CFM per chi ne mastica.
Durante questi campi capita spesso di dover prendere appunti, dunque oltre a coltellino e accendino è bene avere in tasca una penna.
A conferma di quanto scritto sopra, nonostante le migliori intenzioni, dopo qualche giorno avevo già perso e ritrovato la mia biro un paio di volte.
Arrivato a metà della settimana, vi confesso che l'avevo definitivamente persa.
Proprio uno di quei giorni, camminando sullo sterrato vicino al tendone principale, mi casca l'occhio su una penna per terra, il corpo in plastica spezzato a metà ma la cartuccia ancora intera.
Caduta a chissà chi dei miei compagni di campo, decido di adottarla visto che bene o male si riesce ancora ad impugnare, ma soprattutto scrive!!!
Arrivato a casa qualche giorno dopo, mi svuoto le tasche ed eccola ancora lì!
La guardo e quasi mi stupisco di come sia arrivata fino a casa.
La parte spezzata è un po' scomoda mentre si scrive, così decido di avvolgerla con del brutale scotch di carta. La osservo bene e, viste le dimensioni ridotte, decido di portarla con me al lavoro. Mi capita spesso di dover appuntare delle cose quindi è comodo averla a portata di mano nella tasca dei pantaloni.
Quando partecipi ad un campo scout, tornare alla vita di tutti i giorni non è immediato come schioccare le dita. Chi è scout come me sa bene cosa vuol dire dover riprendere i ritmi della vita di tutti i giorni e lasciare indietro quelli semplici e senza fretta di un campo scout.
Decido quindi che questa penna, semplice, un po' arrangiata, trovata per terra, mi farà portare con me un pezzo di quel campo scout, tutti i giorni. Un po' come quei ricordini che gli scout attaccano al fazzolettone, ma io me lo porto dietro tutti i giorni.
Vi chiederete perché lo sto raccontando solo ora, beh, è proprio questo il punto!
Il Primo Maggio questa penna, arrangiata con lo scotch, trovata mezza rotta per terra, ha compiuto ben un anno, contro ogni più rosea aspettativa!!!
Ho voluto dunque raccontare questa storia e dedicarla soprattutto a chi quel campo l'ha vissuto con me e di sicuro, come me, a un certo punto ha perso la penna.
A presto con un'altra storia senza fretta,
Polo
Continuate a seguirmi!
Pagina Facebook: Storie senza fretta
Twitter: @stosenzafretta